Il dialogo islamo-cristiano e le sue influenze sulla Chiesa di oggi
Cristiani e musulmani devono imparare a “guardarsi negli occhi” in modo nuovo
Cristiani e musulmani devono imparare a “guardarsi negli occhi” in modo nuovo
L’educazione all’incontro con l’altro è al centro del Royal Institute for Inter-Faith Studies di Amman. Per il vice direttore Amer al-Hafi la presenza cristiana in Medioriente è cruciale per l’identità stessa della regione
Una relazione costruttiva può nascere soltanto da identità solide e capaci di riconoscersi a vicenda
“Il conflitto è a un punto morto”. Il professor Bassam Tibi ci racconta come tensioni settarie simili a quelle dell’Iraq nel 2003 facciano a pezzi il Paese
Presentazione dell’ebook frutto del lavoro del gruppo di ricerca sul tema “Fondamentalismo e violenza” del progetto Conoscere il meticciato, governare il cambiamento.
A volte potrebbe suonare come una categoria ormai logora per la pratica non sempre autentica che l’ha segnata. Eppure il dialogo interreligioso continua a imporsi nella storia come una via inevitabile, da percorrere fino in fondo, nonostante fatiche e incomprensioni. A partire da una posizione nuova: quanto l’incontro con l’altro cambia me, prima che l’altro? […]
Se la fase uno del jihadismo anni ‘80 era contrassegnata dall’uso del fax e la fase, due culminata nell’attacco alla Torri Gemelle invece era supportata dalle tv satellitari, la fase attuale secondo l’islamologo Kepel vive e recluta nuove forze grazie alle piattaforme dei social network, che rendono pervasiva la diffusione dei messaggi di Isis e capillare in Europa la minaccia di attacchi.
Mustafa Akyol, editorialista di punta di media turchi e occidentali, osserva come in questa stagione di grande polarizzazione politica, sia difficile, non solo in Turchia, mantenersi liberi nei giudizi. Perché chi non denuncia continuamente di essere “sotto attacco nemico” e tenta la via dell’equidistanza, in Occidente viene accusato di essere un infiltrato islamista e in Oriente di essere una spia della CIA.
Il principio della libertà religiosa fu faticosamente guadagnato in età moderna, attraverso lotte sanguinose e prove di violenza. Ma la tolleranza fu ottenuta sacrificando il discorso della verità. Una più sicura fondazione può venire dalla considerazione della dignità della persona, su cui si è concentrato il Vaticano II.
La libertà religiosa non è l’unico elemento da tener presente per tentare di risolvere situazioni gravi come quelle del Medio Oriente. Va considerata la complessità storica che ha condotto alle circostanze attuali, con tutte le sue dinamiche economiche, politiche, sociali e istituzionali. Intervista a Elizabeth Hurd, Northwestern University.